Beat It Indoor Rowing è una ONLUS fondata dal campione del mondo di canottaggio Mario Palmisano.
All’inizio, era nata come semplice gara di indoor rowing sui 500 metri, i cui proventi venivano devoluti all’Associazione Mario Campanacci, che assiste i pazienti del reparto di chemioterapia dell’Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna. Struttura, quest’ultima, che alcuni anni fa accolse e curò con successo lo stesso Mario Palmisano, anche lui colpito da un tumore alle ossa.
Con il tempo, Beat It è cresciuta e si è evoluta fino a trasformarsi in una ONLUS, il cui obiettivo è migliorare le condizioni di vita dei pazienti con tumori dell’apparato locomotore, sostenendo la ricerca, partecipando a progetti socio-assistenziali, svolgendo attività di volontariato e ponendo in essere iniziative ed eventi per la raccolta di fondi. «BEAT IT è un modo per capire come lo sport aiuta se stessi e gli altri», afferma Mario Palmisano.
«BEAT IT, letteralmente sconfiggilo, è un invito a misurarsi con i propri limiti prima ancora che con l’avversario. Ho imparato che nella vita si è vincenti solo se si riesce ad affrontare i propri limiti, inclusa la malattia che ho avuto, con l’umiltà e il coraggio che ho imparato grazie allo sport».
BEAT IT STORY
La prima edizione di Beat It risale al 2013. All’epoca era poco più di un’idea, un sogno ancora chiuso per metà all’interno di un cassetto. Eppure, nonostante i pochi mezzi a disposizione, la risposta del pubblico è stata immediata e numerosa. Ed è stato grazie al calore delle persone e degli amici di una vita che Mario Palmisano ha capito che “si poteva fare”. Tanti, infatti, gli atleti giunti da tutta Italia per partecipare a quella che, malgrado l’alto livello agonistico presente, assomiglia sempre più a una festa. Per l’occasione, Mario ha rimesso insieme il mitico 8+ con il quale gareggiò a Sydney nel 2000 in un’Olimpiade che lo vide grande protagonista, malgrado mancò la medaglia di bronzo per pochi centesimi di secondo. Un’emozione unica, accolta dal pubblico presente con un’ovazione, rivedere quei nove campioni remare nuovamente insieme uno accanto all’altro, come se il tempo non fosse mai passato.
Lo stesso entusiasmo si è rinnovato anche nel 2014, quando per l’occasione Beat It ha aperto le sue porte agli atleti di ogni sport. Infatti, anche il campione di nuoto Massimiliano Rosolino, l’asso del basket Carlton Myers, la pattinatrice Valentina Marchei, la pallavolista Rachele Sangiuliano e tanti altri campioni del remo come Niccolò Mornati, Lorenzo Carboncini, Valerio Massimo e Marco Penna si sono messi in gioco per partecipare alla festa. Una festa con sempre più invitati, di qualunque età e categoria, pronti a mettersi alla prova per un obiettivo comune: la lotta contro il cancro.
Nel 2015 Beat It ha compiuto ancora uno sforzo in più, portando a Milano una madrina d’eccezione: Barbara Foria. La celebre attrice comica ha intrattenuto il pubblico e gli atleti con la sua travolgente simpatia, inaugurando anche la prima tombola gastronomica targata Beat It. Un simpatico evento, con tanti premi in palio, per contribuire ulteriormente alla raccolta fondi. Tra i premi messi a disposizione dai nostri sponsor, anche tanti prodotti alimentari portati da Marco Bianchi, celebre nutrizionista che ha spiegato al pubblico l’importanza di una sana alimentazione. Immancabili anche i campioni del remo, come Edoardo Verzotti, Mattia Trombetta, Federico Gattinoni, Luca Lunghi e tanti altri, che come sempre si sono messi a disposizione di tutti per rendere la giornata ancora più indimenticabile.
SPEDIZIONE DI BOLOGNA
Come ogni anno, alla fine di ogni edizione di Beat It, Mario Palmisano e i suoi collaboratori vanno a Bologna per consegnare il ricavato della raccolta fondi direttamente nelle mani del dottor Stefano Ferrari, responsabile del reparto di chemioterapia dell'Istituto ortopedico Rizzoli e presidente dell'associazione Mario Campanacci. L’occasione è propizia anche per salutare i ragazzi in cura presso la struttura e portagli alcuni regali utili per non annoiarsi, in attesa di guarire e riprendere al meglio la loro vita.